8 Settembre 2024

Carpi - Prato 3-2, azione di gioco (foto AC Carpi Calcio - Daniele Lugli)

Il post-partita di Carpi – Prato, finita con il successo dei padroni di casa, porta inevitabilmente i segni di quanto accaduto in campo.

A parlare, per i padroni di casa, è il direttore generale Enrico Bonzanini: “Dispiace per la situazione e quello che è accaduto dopo, si è trattato di un episodio di campo, in cui non ci sono vittime né carnefici, e che si poteva risolvere tranquillamente in campo. Il Carpi non mette assolutamente sulla picca Saporetti: il ragazzo” – spiega – “ha inteso il tocco del difensore come una rimessa in gioco del pallone ed ha attaccato la porta, non voleva mancare di rispetto al Prato, né al pubblico presente. Il giocatore ha anche riferito di fatti avvenuti fuori dal campo, c’è stata una vera e propria caccia all’uomo, speriamo che l’arbitro abbia segnalato tutto quello che è accaduto. Il Prato è una società modello, c’è un rapporto di amicizia e di collaborazione totale, ci sono tanti amici che lavorano benissimo nella società pratese, ma la caccia all’uomo non la permettiamo a nessuno”.

Bonzanini prosegue: “I colpi a Saporetti nel tunnel? Quanto accaduto fuori dal campo nel finale l’abbiamo visto, ci sono testimoni oculari e faremo quanto nelle nostre possibilità e facoltà per tutelarci. Se ogni errore, nel caso ci siano stati effettivamente errori, scatena quanto successo oggi, non parliamo più di calcio. Ci è stato chiesto di far pareggiare il Prato a squadre ferme nel finale? Questo non lo so” – dice il dg – “lo chiederò alla panchina, ma capisco le pressioni che vivono anche loro, come noi, durante la settimana, hanno una piazza importante e ogni settimana vogliono vincere, capiamo il loro nervosismo e comunque gli tendiamo la mano. Siamo contenti per la vittoria, seppure arrivata nel finale, è frutto del grande lavoro fatto in settimana dallo staff e dai ragazzi”.

A riportare gli umori degli ospiti ci ha pensato il portiere Pietro Balducci, tra l’altro ex di giornata: “Una partita di calcio non può essere decisa da un episodio come quello del gol di Saporetti. Mi hanno insegnato a dare massimo rispetto ai tifosi ed agli avversari, e penso in questo modo di essermi sempre guadagnato il rispetto. Mi auguro che giocatori e allenatore del Carpi sappiano l’importanza dello stemma che portano sul petto e rispettino la storia centenaria di questa squadra, non è così che si raggiungono i risultati. Se sono contenti dei tre punti, se li tengano, io sono abituato a valori più grandi dei tre punti a fine partita e il rispetto viene prima di tutto. C’era la sensazione che su quell’episodio potesse capitare qualcosa, e mentre la palla arrivava verso di me Saporetti ha pensato bene di prenderla e segnare con tutta la nostra squadra ferma. Credo sia comprensibile la nostra reazione, anche se la violenza non è mai giustificabile”.

(fonte foto: AC Carpi Calcio – www.carpicalcio.it – Daniele Lugli)

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