ESCLUSIVA SM – Leggende Gialloblù, Mauro Mayer: “Emozionante la premiazione con i 15.000 del Braglia. Modena? Fondamentale ritrovare coraggio ed entusiasmo, partendo da Ascoli”
“Emozionante essere premiati davanti a 15.000 spettatori, peccato per il risultato. Salvezza? Per il Modena sarà fondamentale ritrovare coraggio ed entusiasmo, partendo da Ascoli”.
Mauro Mayer, una delle quattro Leggende Gialloblù premiate venerdì scorso, in occasione del match interno con il Catanzaro, racconta a SportModenese.it le emozioni della serata da record del “Braglia”, oltre ad analizzare il momento dei Gialli: “Era da tanto che non tornavo sul campo del “Braglia”, in passato la tifoseria aveva già chiesto a me, Rubens Pasino, Luca Ungari, di andare a vedere qualche partita in curva, ed in quell’occasione ci avevano dedicato cori, striscioni, davvero molto bello, così come lo è stato venerdì sera. Sia quello che ha organizzato la società, che l’esito della votazione, sono state due piacevolissime sorprese, poi ricevere il premio in uno stadio con 15.000 persone, anche se non in una bellissima serata per il risultato, è stato emozionante”.
L’ex difensore dei canarini dice la sua sul cambio di guida tecnica, con l’arrivo di Bisoli sulla panchina gialloblu: “Speriamo che questo cambio possa servire, perché subentrare a cinque giornate dalla fine non è facile, poi ci sono quei quattro punti di vantaggio che possono aiutare, ma la partita con l’Ascoli sarà fondamentale, importante non perderla. Bisoli? Speriamo possa dare quel coraggio e quell’entusiasmo che in questo momento i giocatori non hanno, l’involuzione è stata più in quell’aspetto, che dal punto di vista tecnico. A cinque giornate dalla fine possono servire la sua grinta e la sua voglia, anche perché il calendario non è semplicissimo. Non avrei mai immaginato che l’obiettivo potesse essere la salvezza, arrivati a questo punto, io penso che il Modena paghi le non vittorie che avrebbe meritato, come ad esempio quella con la Ternana: bastavano due vittorie in più” – dice Mayer – “nei pareggi che poi sono arrivati, e con quattro punti in più si parlerebbe di una salvezza quasi acquisita e la possibilità di lottare per i playoff. Non la vedo come una brutta stagione o come un fallimento, proprio perché mancano quei pochi punti che avrebbero cambiato la situazione”.
Sul momento attuale, Mayer dice: “Il malcontento ci può stare, perché è vero anche che le due vittorie nelle ultime venti partite siano un dato abbastanza significativo, il problema può essere il non aver concretizzato le tante occasioni da rete, può essere anche per sfortuna. Il periodo in cui il Modena ha segnato, poi, è anche quello in cui ha subito più gol. Ho sempre ritenuto il centrocampo il punto forte di questa squadra, la difesa è una buona difesa, anche se sta concedendo tanti gol, l’attacco è un buon attacco, dal punto di vista dei profili e delle mosse di mercato fatte dalla società, ma i numeri non aiutano, perché non sono soddisfacenti, ma non a causa delle qualità dei giocatori”.
I momenti difficili non sono mancati neanche nella sua lunga militanza con il Modena (sei stagioni, dal 2000 al 2005: “Quando sono arrivato, nel gennaio 2000, la squadra era quart’ultima in classifica, una piccola contestazione c’era sempre ogni domenica, i tifosi volevano parlare con il mister, la società, i calciatori, ed era un momento particolare, l’atmosfera non era delle migliori. La bravura e la fortuna che abbiamo avuto tutti insieme è stata quella di riportare a Modena un entusiasmo che mancava da anni, ed è stato un grande risultato, oltre ovviamente a ciò che abbiamo ottenuto sul campo”.
(fonte foto: Modena F.C. 2018 – www.modenacalcio.com)
Salvatore Fratello